STELLE CANNIBALI libro

Stelle cannibali

Racconti sociali

Olmo Losca

Casa editrice “Il Foglio” giugno 2022

Stelle cannibali – racconti

<…Ci sono notti in cui il buio è più buio del solito; le ombre della solitudine non proiettano, per loro natura, alcuna sfumatura e le tonalità sembrano aver perso in quei momenti la loro spiccata voglia alla danza. Il bosco, in quelle notti scure e sospiranti, appare in tutta la sua infinita dolcezza e malinconia, consapevole di essere protetto da una maschera invisibile che non si specchia, e per questo aggiunge slanci in direzione di suoni lontani, appena percettibili e amici. Dicono che la notte è buia soltanto quando non c’è la luna, in realtà il vero buio appare in tutto il suo mistero quando non si ha la voglia o la forza di osservare; e cercare. Ecco perché può infondere timore. Gli occhi sono uno strumento singolare, a volte persino ambiguo: si abituano a tutto, anche al nulla; si abituano alla gioia, alla scoperta, all’incanto ma anche al dolore senza confini, al risentimento impetuoso, alla sofferenza e al distacco perduto, alla perdita di sicurezze e alla ritrovata sensazione di meraviglia. Si abituano, ne ho certezza, alla conformità del colore assente e al suo contrario: la resistenza a socchiudere le palpebre, al riscatto di una nuova visone del bosco; e ovviamente si abituano anche alle tenebre più spaventose.

Ci sono tanti bui nella vita e non tutti hanno a che fare, evidentemente, con la notte, con le stelle e le loro direzioni; non tutti hanno a che fare con le stagioni o i temporali, con i tramonti o le albe e con il vento di grecale che spira da nord-est, alcuni, e ne hanno fatto universo i poeti e le poete di tutti i tempi, hanno a che fare con i sentimenti; ohh…quale altro termine è stato tanto sezionato dalla storia. Il termine ‘sentimento’ così tanto abusato fino a renderlo un orpello per romantici o inguaribili sognatori; quasi un vestito per teatranti dietro quinte monocolori. Ma non era nell’intenzione dei poeti, vi è incontestabilità in questo. Come disse Mendes:

“Nella vita ho conosciuto un sentimento vero e centinaia surreali; di giorno. Di notte centinaia veri e uno solo surreale”.

I sentimenti, quindi, possono essere molteplici e spesso incomprensibili a differenza, evidentemente, dei valori che sono infinitamente meno e decisamente poco nobili (dove ‘nobile’ acquista il significato primigenio latino di ‘noscere’, cioè conoscere-osservare). Talvolta confondiamo il termine sentimento (dal latino: affetto, conoscenza, amicizia ma anche osservazione; o come diceva Kierkegaard: aspetto essenziale della vita) con quello di valore, rischiando di snaturare il termine stesso. La rabbia, ad esempio, non è un valore ma un sentimento, lo stesso vale per la solitudine, la speranza, la generosità, la lotta, la rivalsa, la resistenza, l’altruismo, l’empatia, la solidarietà, l’attesa, la perdita, la fame della conoscenza, la fatica; sono tutti sentimenti…>

(Dall’introduzione al libro)

Il libro di racconti “Stelle cannibali” della casa editrice Il Foglio è reperibile in tutte le librerie e nei siti di editoria online.