È quando
si nascondono le cose
che poi si muore soffocati
ma io
non ho mai nascosto niente
ho solo sperato
nella mia mente
di avere tempo per sempre
Le lune calano sotto il mare
ma poi ricrescono
dopo il temporale
non mi sono mai allontanato
ma quella grotta
in cui sono precipitato
ha una sola via d’uscita
che io ho già trovato
Il tempo non è infinito
se guardi
con lo sguardo rapito
non sdraiarti
sui campi bagnati
perderesti
la strada e la ragione
fino a impazzire
per assenza d’amore
Accanto
ai pensieri di un tempo
ho trovato
il mio unico senso
Foresta in pace
sussurri di foglie secche
in ultima morsa notturna
Sentieri lontani
inerpicandosi in leggere
coltri di nebbia
Amori delicati
richiamano con i bramiti
il diritto all’esistenza
Fucili nemici
sputano fuoco e odio
al di là dei crinali
Rospi solitari
si immergono
in stagni nascosti
E poi, rumori di sorgente
danno respiro
al muschio bagnato
Civiltà mimetica inutile
troppo distante
per dettare ragioni
Voli appassionati
insegnano ai figli
le vie di fuga
Cortecce robuste
lottano instancabili
ai venti da nord
Perfette armonie
sconosciute
ai soldati che danno agonie
Sonno leggero
grotte adombrano un cielo
scuro di fantasmi
È ora, saltella civetta,
oggi imparerai a scappare
oggi insegnerai a liberare..
Quando muore un poeta
le porte marciscono
gli stipiti non tengono il vento
i tetti di legno leggeri
si tramutano in cemento
la brezza diventa burrasca
le rondini non tornano
il mare si svuota
i bimbi non sognano
Quando muore un poeta
le note rimangono sulla carta
il silenzio diventa sale
la bocca perde colore
gli alberi allontanano le cicale
gli occhi si chiudono
l’amore non è più nutriente
il sole non fiorisce sui rami
il linguaggio diventa niente
Quando muore un poeta
le montagne franano
il teatro della vita mente
le comparse si sciolgono
e le luci si spengono per sempre
Mi manchi come l’acqua
sulla terra asciutta
da secoli di arsura
Mi manchi come il daino
quando perde
il passo del torrente
Mi manchi come l’ossigeno
dopo ore di apnea
sotto il mare
Mi manchi come il tepore
rifugio di un lungo
inverno d’attese
Mi manchi come il cibo
in un deserto senza fine
Mi manchi come il sangue
bloccato nelle vene chiuse
Mi manchi da morire
perché la vita non scorre
Mi manchi come le foglie
dell’albero ormai secco
da mille lune
Mi manchi come il sale
nella pietanza più rara
Mi manchi come la nebbia
che nasconde
il cucciolo dai fucili
Mi manchi come il sentiero
che porta al panorama
delle stelle
Mi manchi
niente altro